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Dolore prima , dopo o durante la corsa? Come risolverlo!

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Definiamo “infortunio correlato alla corsa” un qualsiasi dolore muscoloscheletrico che insorga durante o dopo tale attività agli arti inferiori, e che causi un’interruzione o una limitazione nella corsa per almeno sette giorni, tre sessioni di allenamento consecutive o il consulto di un medico o un altro professionista della salute1, 2.

La corsa libera è una delle attività più praticate al mondo per diversi motivi: costa poco, è molto facile da implementare, aiuta ad avere uno stile di vita sano, permette di controllare il peso corporeo e riduce il rischio di patologie cardiovascolari3. Tuttavia, si associa a un rischio maggiore di lesioni da uso eccessivo (overuse injury) i cui tassi di incidenza sono compresi tra il 18,2% e il 92,4%3.

La Revisione Sistematica di Loper et al (2012)3 indica come, con quasi il 23%, la tendinopatia rotulea sia la lesione con il più alto tasso di incidenza, mentre quella con il tasso di prevalenza maggiore sia la fascite plantare (17.5%). In ordine decrescente di frequenza invece ci sono la sindrome da stress tibiale mediale, la tendinopatia achillea, la fascite plantare.

Quindi, quando arriva dal professionista sanitario il corridore infortunato, le prime cose che chiede sono: Posso correre? Che cosa ho? Perché mi è venuto? Quando posso ricominciare?

Attraverso un ‘analisi della corsa e dei fattori di rischio comprese le calzature utilizzate su definirà il programma di recupero specifico da parte professionista esperto Nella quasi totalità dei casi si parla più generalmente di patologia aspecifica della corsa. L’infortunio da sovraccarico avviene quando, appunto, i carichi di lavoro applicati alle strutture corporee sono superiori alle capacità di carico di queste, iniziando una fase detta reattiva in cui è fondamentale controllare le alterazioni e i carichi di lavoro4. Se poi ci si continua ad allenare nonostante questi segnali di allarme, non si dà modo di riparare e recuperare ai tessuti corporei, instaurando situazioni croniche e degenerative, tipica condizione delle tendinopatie5.

La risposta a tutte le domande è rivolgersi ai nostri professionisti formati in maniera specifica sugli infortuni nella corsa che possano aiutare  il paziente a individuare e correggere le problematiche articolari, muscolari o di gestualità che portano al sovraccarico e che indichino i giusti carichi di lavoro all’atleta per poter allenarsi in tranquillità.

 

1) Descriptors used to define running-related musculoskeletal injury: a systematic review.

Yamato TP, Saragiotto BT, Hespanhol Junior LC, Yeung SS, Lopes AD.

J Orthop Sports Phys Ther. 2015 May;45(5):366-74.

 

2) A consensus definition of running-related injury in recreational runners: a modified Delphi approach.

Yamato TP, Saragiotto BT, Lopes AD.

J Orthop Sports Phys Ther. 2015 May;45(5):375-80.

3) What are the main running-related musculoskeletal injuries? A Systematic Review.

Lopes AD, Hespanhol Júnior LC, Yeung SS, Costa LO.

Sports Med. 2012 Oct 1;42(10):891-905.

 

4) The pathophysiology of patellofemoral pain: a tissue homeostasis perspective.

Dye SF.

Clin Orthop Relat Res. 2005 Jul;(436):100-10.

 

5) Is tendon pathology a continuum? A pathology model to explain the clinical presentation of load-induced tendinopathy.

Cook JL, Purdam CR.

Br J Sports Med. 2009 Jun;43(6):409-16.

 

 

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