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Laureato in fisioterapia presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

Attualmente sta frequentando il Master di specializzazione in Riabilitazione dei disordini Muscolo-scheletrici all’Università di Genova. 

Si occupa, attraverso tecniche di terapia manuale ed esercizio terapeutico, della riabilitazione di problematiche neuro-muscolo-scheletrico.



Laureata in Fisioterapia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e attualmente specializzanda in Rieducazione Posturale Globale, la Dottoressa Federica Frison si occupa di prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti affetti da patologie congenite o acquisite in ambito neuro-muscolo-scheletrico.



Il Dott. Mattia Bonfatti si occupa da anni di riabilitazione ortopedica e neurologica. Negli ultimi anni ha approfondito le sue conoscenze in ambito di riabilitazione ortopedica e disturbi muscolo scheletrici. Ha conseguito il Master in Riabilitazione dei disordini muscolo scheletrici presso l’Università di Genova dove ricopre inoltre l’incarico di assistente alla docenza.



Hai un prurito fastidioso alla schiena che non passa CON NESSUNA CREMA ?

Potrebbe non trattarsi solo di un problema dermatologico ma potresti essere di fronte ad una problematica di natura muscoloscheletrica, una disfunzione “NEUROCUTANEA” che affligge diverse persone: la notalgia parestesica.

Infatti questa patologia ha come sintomo principale il prurito in sede scapolare (a volte anche al capo o in altre parti del corpo) che porta il paziente A RICHIEDRE IN PRIMO LUOGO una visita dermatologica.  La cooperazione tra l’ambulatorio Dermatologico del Dott.Enrico Zendri e Il poliambulatorio la Fisioclinica, in particolare del Dott. Mattia Bonfatti, ha portato TRA GLI ALTRI CASI alla diagnosi e alla risoluzione di un prurito toracico che la signora B. P. si portava dietro da mesi E CHE NON MIGLIORAVA DOPO VISITA ALLERGOLOGICA E CON L’USO DI VARIE CREME.

Alla luce della visita dermatologica e in linea con le più recenti acquisizioni scientifiche, è stata in seguito sottoposta ad una valutazione muscolo scheletrica da parte del Fisioterapista che ne ha evidenziato problematiche a livello della colonna dorsale e cervicale e che una volta risolte, GRAZIE A CICLI DI RIABILITAZIONE MIRATI, ha portato ANCHE alla risoluzione completa del problema DERMATOLOGICO E DEL PRURITO.



 La Dott.ssa Soleika Salvioli laureata in Fisioterapia presso l’Università degli Studi di Ferrara, si è subito specializzata in Terapia Manuale ed Esercizio Terapeutico secondo le più recenti evidenze scientifiche, conseguendo nel 2017 un master universitario di I livello presso l’Università degli studi di Genova. Dal 2018 è collaboratrice alla didattica presso il Master in Riabilitazione dei Disordini Muscolo-Scheletrici, Università di Genova, con particolare attenzione verso le problematiche dell’arto inferiore.



Tra il 10 e il 20% delle persone della società occidentale provano dolore cronico. Negli anni questo sintomo è stato ampiamente studiato ed è forse il problema più rilevante per il paziente. Nonostante ciò i risultati in termini di terapia e risoluzione stentano a vedersi.

Questo succede anche perché non tutto il dolore è uguale e perché il dolore non si può affrontare come se si trattasse di un concetto semplice. Si sa ancora poco sui meccanismi neurobiologici che sono alla base di questo fenomeno, ma più efficientemente saranno inquadrati dal clinico, più il trattamento proposto sarà appropriato e di conseguenza efficace.

Questa correlazione è particolarmente evidente nei disordini muscoloscheletrici, ovvero il disturbo più presente tra tutte le condizioni dolorose. Ormai è ben noto come l’algia non sia la semplice risposta ad uno stimolo attraverso un percorso deputato al dolore, ma come emozioni e cognizione influiscano grandemente sul dolore percepito.

La presentazione del sintomo può indirizzare il clinico nell’inquadramento del paziente in una categoria tra quelle descritte per quanto riguarda i meccanismi patobiologici:

  • Dolore nocicettivo: ovvero evocato e/o mantenuto da danno ai tessuti non nervosi e suddiviso in base al tipo di stimolo nocicettivo (meccanico, termico, chimico, ischemico);
  • Dolore neuropatico: è considerato come implicante danno o disfunzione/malattia del sistema nervoso, suddiviso in periferico o centrale in base alla regione del sistema nervoso coinvolta;
  • Dolore nociplastico: la categoria più recentemente proposta (2016) e successivamente accettata (2017). Sintomo causato da una nocicezione alterata nonostante nessuna chiara evidenza di danno tissutale effettivo o minaccia che causi l’attivazione di nocicettori periferici o evidenza di malattia o lesione del sistema somatosensoriale che causa il dolore, viene perciò mantenuto da un’elaborazione centrale alterata o sensibilizzazione centrale;
  • Dolore misto: “è una complessa sovrapposizione dei diversi tipi di dolore descritti, in qualsiasi combinazione, per causare dolore nella stessa area del corpo. Ogni meccanismo può essere clinicamente più predominante in qualsiasi momento”. Un esempio è rappresentato dall’artrite reumatoide. Sono i pazienti con più comorbidità, fattori psicosociali e una qualità della vita inferiore correlata alla salute;
  • Altre categorie (dolore psicogeno e dolore simpatico o sindrome dolorosa regionale complessa-CRPS), deve ancora essere chiarito se a se stanti o comprese nelle tre categorie sopra elencate.

Ognuno dei diversi tipi di dolore può essere acuto, subacuto o cronico in base alla presentazione temporale.

Premessa la vastissima variabilità tra individui e compiti, una teoria per spiegare l’adattamento al dolore descrive 5 elementi chiave che si espandono sul concetto di base che l’adattamento al dolore mira a ridurre il dolore e proteggere la parte dolorante. L’adattamento al dolore (1) comporta la ridistribuzione dell’attività all’interno e tra i muscoli; (2) cambia il comportamento meccanico come il movimento modificato e la rigidità; (3) porta alla protezione da ulteriori dolori o lesioni, o da minacce di dolore o lesioni; (4) non è spiegato da semplici cambiamenti nell’eccitabilità ma implica cambiamenti a più livelli del sistema motorio, e questi cambiamenti possono essere complementari, additivi o competitivi; (5) ha un beneficio a breve termine ma ha potenziali conseguenze a lungo termine dovute a fattori quali aumento del carico, diminuzione del movimento e diminuzione della variabilità.

  • Shraim MA, Massé-Alarie H, Hall LM, Hodges PW. Systematic Review and Synthesis of Mechanism-based Classification Systems for Pain Experienced in the Musculoskeletal System.

Clin J Pain. 2020;36(10):793-812. doi:10.1097/AJP.0000000000000860

  • Trouvin AP, Perrot S. New concepts of pain.

Best Pract Res Clin Rheumatol. 2019;33(3):101415. doi:10.1016/j.berh.2019.04.007

  • Hodges PW, Tucker K. Moving differently in pain: a new theory to explain the adaptation to pain.

Pain. 2011;152(3 Suppl):S90-S98. doi:10.1016/j.pain.2010.10.020

 



La Dott.ssa Laura Cavazza è specializzata in rieducazione posturale globale e rieducazione delle disfunzioni cranio cervico temporo mandibolari.

Ha ottenuto il master presso l’università di Modena in Management con funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie e ha maturato 15 anni di esperienza ospedaliera.



Il Dott. Alessandro Corradini è un chirurgo, Specialista in Ortopedia e Traumatologia. 

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia ha poi conseguito la Specializzazione con Lode in Ortopedia e Traumatologia presso lo stesso Ateneo.

Gli ambiti di cui si occupa riguardano le patologie muscolo-scheletriche degenerative e traumatiche secondo le più recenti linee guida. Il Dott. Corradini effettua inoltre trattamenti tramite infiltrazioni intra-articolari .


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